La produzione dell'Igp si è assestata nel 2022 sopra i 100 mln di litri, venduti per il 92% all’estero. Il Dop, che da disciplinare prevede che tutte le materie prime e le fasi produttive si svolgano nei territori della denominazione, ha generato un fatturato al consumo di 5 mln per 15mila litri prodotti, di cui il 70% venduto oltralpe. Massimiliano Ceresini (Acetaia Giusti): “Cresciamo molto anche in Italia grazie ai nostri negozi diretti e al museo”. Marco Gabrielli (acetaia Aula Mater): “I consumatori sanno oggi informarsi di più e puntano sulla qualità”

L’iter per la sua creazione era stato avviato il 10 gennaio, oggi è arrivata la sua costituzione. Promotore del Distretto è il Consorzio di tutela dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop, che riunisce le 183 acetaie che nel 2022 hanno prodotto 145 mila confezioni. Mammi (assessore regionale all’Agricoltura): “Un ulteriore passaggio di valorizzazione delle nostre Dop e Igp”

L’Acetaia situata in località Bosco di Medolla (Modena), aprirà i battenti ai visitatori di questa edizione autunnale del WeFood, per mostrare dove avviene la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. L’edificio principale è un vecchio fienile ristrutturato dopo il terremoto del 2012, diventato sede dell’azienda della famiglia Gabrielli, dove metodi di lavorazione tramandati di padre in figlio consegnano un prodotto nobile che invecchia dai 12 ai 25 anni

Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, ha dimostrato di possedere i requisiti ai sensi del decreto del Mipaaf e ottiene il rinnovo triennale per l'affidamento delle funzioni di promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza, informazione del consumatore e cura generale degli interessi della Denominazione Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop