Nei pressi dell’Appennino emiliano risiede una delle pizzerie più interessanti e stimolanti del momento: complici le tante combinazioni promesse dalle due solide basi, Stria (odori e olio EVO) e Margherita, e le farciture allettanti, molte delle quali anche vegetariane e vegane. Ma qui fanno pizze anche al tegamino, alla pala o rotonde, oltre a interessanti degustazioni di spicchi. Un “laboratorio in fermento”, insomma, e infatti non stupisce che una bella fetta della loro attività sia dedicata alla panificazione, con grande ricerca sulle farine e sulle lievitazioni, e un pane che arriva addirittura fino alle botteghe di Bologna. Gremita e altrettanto vivace la carta dei vini, animata da una rosa di piccoli artigiani del vino che fanno de La Vecchia Scuola un indirizzo anche coraggioso, considerata la realtà così decentrata e lontana dalle consuete rotte della enogastronomia. Pizze da 8 euro in su.