Modena. Due nomi riecheggiano, ormai, nel mondo contemporaneo e sono, oltre che indissolubilmente legati a questa città, oggi anche tra loro: “Bottura” e “Ferrari”. Precisamente da questo binomio nasce o, meglio, rinasce il Ristorante Cavallino. In limine tra il ristorante e la trattoria, il ristorante di oggi rappresenta l’evoluzione della storica mensa aziendale di Maranello di cui vanta ancora l’antico sapore.
Un luogo denso di identità, cui il talento e la personalità di Riccardo Forapani restituisce un senso più contemporaneo, portando in tavola la tradizione gastronomica della “città del cibo lento e delle auto veloci”. Un’intera sezione del menù è dedicata alle proposte alla brace mentre piatti di chiara ispirazione borghese come le Rosette di pasta sfoglia con prosciutto cotto e besciamella cotte nel forno a legna o le Zucchine ripiene con uovo poché e rafano sfilano accanto a proposte più autoriali come il Crème Caramel al Parmigiano Reggiano o l’Anguilla alla brace ripiena di piccione, salsa carpione e giardiniera. Il ristorante consta di molti ambienti, una sala centrale, un dehors per la bella stagione e tre salette in grado di ospitare gruppi in cerca di privacy e dove ammirare i disegni originali di Flavio Manzoni. Complice una sala coordinata con classe dal restaurant manager Luis Diaz, l’aria che si respira è quella di casa, sensazione che sarà enfatizzata dalla cantina, versatile e accessibile. Alla carta si spendono circa 60 euro. Con 75 euro si accede al menù degustazione che vanta l’imperdibile Scrigno di tortellini.