La sperduta frazione di Acquapartita, sopra Bagno di Romagna, era famosa anni fa per la pesca sportiva nel lago artificiale e per le gite domenicali di chi viveva sulla Riviera. Erano così nati molteplici hotel e trattorie per ospitare i turisti, tra cui l’albergo ristorante Del Lago, aperto nel 1971 dalla famiglia Bravaccini. I fondatori ormai hanno lasciato spazio alla nuova e talentuosa generazione che vede protagonisti Simone, in veste di chef (con prestigiose esperienze lavorative alle spalle) e Andrea, in veste di sommelier. Anche il locale è stato recentemente ristrutturato ed è arredato come un rifugio montano moderno, con una forte presenza di legno e una scenografica cucina a vista.

Il cuoco gioca spesso sulla contrapposizione fra croccantezza, grassezza e acidità, come nei casi del carpaccio di cervo con misticanza e frutti rossi o della pancetta di maialino marinata (cotta per un intero giorno) su riduzione di mele, pere, uvetta e gel ai lamponi. Molto raffinato è pure il gioco sulle consistenze, come nei ravioli ripieni di carbonara liquida o nel dolce «millesfoglie» con fragole cotte nel Moscato d’Asti, mascarpone in spuma, lime e liquirizia. Ampia è la varietà di entrée e pasticceria, oltre a un goloso carrello di formaggi. Non mancano proposte di pesce, come gli spaghetti cacio, pepe e trota marinata.

Il servizio cura il dettaglio, soprattutto per ciò che riguarda il vino: la cantina fa da perno al locale, con 1.600 etichette da tutto il mondo, con un occhio particolare alla Toscana. I piatti storici si trovano nel menu «Classici», a 68 euro, ma una alternativa è proposta dai menu «Stagione» e «Contemporaneo», rispettivamente a 71 e a 73 euro.