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Nel 2023 in borghi e città d’arte dominano gli stranieri. Per gli italiani è una tendenza minore

Se il 2022 è stato dichiarato l'anno della ripresa del turismo, con il fenomeno del "revenge travel" di cui hanno beneficiato città d'arte e piccoli borghi, il 2023 è stato l’anno del consolidamento. I trend indicano che “l'Italia rimane una meta ambita per il turismo all'aria aperta e per la cultura locale, prevalentemente grazie ai flussi internazionali”, spiega Montebelli (Touring Club Italiano). Gli italiani, invece, si spostano verso borghi e città d'arte anche grazie alla spinta del Covid che ha portato a riscoprirli, ma restano mete secondarie